Com’era il sesso nel Cinquecento? Fatto di orge, dildo e copule acrobatiche: chiedere a Giulio Romano e colleghi
di Federico Giannini, scritto il 24/11/2019
Recensione della mostra “Giulio Romano. Arte e desiderio” a Mantova, Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.
“Il petrarchismo è una malattia cronica della letteratura italiana”, scriveva Arturo Graf al principio d’un suo memorabile saggio del 1888: e il Cinquecento è “il secolo in cui il petrarchismo galla, lussureggia, trionfa e strabocca”. Difficile, tuttavia, ragionare sul perché, proprio nel XVI secolo, si diffuse un così vasto, pervasivo e capillare interesse per la poesia di Petrarca: c’è stato chi, ritenendo il sentimento dell’amore l’unico sul quale si poteva liberamente poetare in un’epoca in cui rigido era il controllo della Chiesa sulla produzione culturale, sosteneva che Petrarca fosse una scelta sostanzialmente obbligata.
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