Bellezze al femminile nella mostra di Milano

La donna nella Venezia del Cinquecento, secondo Tiziano e non solo. La mostra di Palazzo Reale

di Federico Giannini, Finestre sull’arte, 16-3-2022

Sala della mostra Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento veneziano

Recensione della mostra “Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano”, a Milano, Palazzo Reale, dal 23 febbraio al 5 giugno 2022.

Ci sono buone e cattive notizie che preparano il visitatore al suo itinerario tra le sale di Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano, la mostra che, attraverso opere di notevole rilevanza (non solo di Tiziano: c’è molto di più), si pone l’obiettivo di ricostruire i termini della presenza femminile nella società veneziana del secolo XVI. La cattiva notizia è che la mostra curata da Sylvia Ferino-Pagden, seconda tappa d’un progetto cominciato qualche mese fa al Kunsthistorisches Museum di Vienna e adesso approdato a Milano, a Palazzo Reale, manca d’un numero piuttosto consistente di dipinti che sostenevano l’esposizione austriaca.

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Ancora Monet, la mostra di Milano

Più moderno di Monet non si può: artista pop e astratto. La recensione della mostra di Milano

Sala della mostra Monet a Milano, Palazzo Reale

Recensione della mostra “Monet”, a Milano, Palazzo Reale, dal 18 settembre 2021 al 30 gennaio 2022.

“Vorremmo che Claude Monet ci conducesse a Giverny, sulle rive della Senna, a quel gomito del fiume che ci lascia appena intravedere attraverso la nebbia del mattino”. Era il 15 giugno 1905: a scrivere Sulla lettura, Marcel Proust. Un ricordo, un frammento di luce intravisto in un quadro di Claude Monet che lascia, in uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, una traccia a colori, sfumata, evanescente: il fiume ancora sonnecchia nei sogni della nebbia mattutina. La scrittura magica, visionaria di Proust fa da controcanto alla pittura (evocativa) di Monet, due fari che hanno abbagliato la storia della cultura.

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Pittura al femminile: aspirazioni e limiti della mostra di Milano

Le Signore dell’Arte a Milano: meriti e limiti della mostra sulle artiste di Cinque e Seicento

di Federico Giannini, Finestre sull’arte, 13-7-2021

Sala della mostra

Recensione della mostra “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”, a Milano, Palazzo Reale, dal 2 marzo al 25 luglio 2021.

Per una coincidenza fortuita, la ricca mostra Le Signore dell’arte, la rassegna con cui Palazzo Reale a Milano compone una profumatissima antologia di pittura al femminile tra Cinque e Seicento, cade a cinquant’anni esatti di distanza dalla pubblicazione d’un saggio senza il quale forse anche quest’esposizione non sarebbe mai nata: risale al 1971 la pubblicazione di Why Have There Been No Great Women Artists?, lo studio con cui Linda Nochlin dava di fatto avvio alla moderna ricerca storica sulle donne nell’arte, e che avrebbe portato, cinque anni dopo, alla mostra Women Artists: 1550-1950, la prima indagine di vasto respiro sull’argomento, capace di percorrere quattro secoli di storia attraverso l’opera d’ottantatré donne.

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Inafferrabile Georges de La Tour

A Milano si tiene la prima mostra in Italia su Georges de la Tour con capolavori da musei internazionali

Finestre sull’Arte, 9-2-2020

A Milano si tiene la prima mostra in Italia su Georges de la Tour con capolavori da musei internazionali

A Milano, Palazzo Reale apre le porte a Georges de La Tour. L’Europa della luce, la prima mostra in Italia dedicata al più celebre pittore francese del Seicento e ai suoi rapporti con i grandi maestri del suo tempo in programma dal 7 febbraio al 7 giugno 2020. Leggi tutto “Inafferrabile Georges de La Tour”

De Chirico intrigante e sornione a Palazzo reale che vedremo il 9 dicembre

De Chirico: entrate, giovani, in questa capsula del Tempo

A Milano, Palazzo Reale, la mostra di Giorgio De Chirico. La natura fluida, libera, manipolatoria dell’opera del Pictor Optimus dà modo al curatore Luca Massimo Barbero di creare un dispositivo straniante che incentiva un nuovo tipo di ricezione

Francesco Frangi, Alias, 6-10-2019

Giorgio De Chirico,

Giorgio De Chirico, “Le rive della Tessaglia”, 1926, Faenza, Pinacoteca comunale

Quando cinquant’anni fa Giorgio De Chirico si presentò a Palazzo Reale di Milano per la sua prima vera, tardiva retrospettiva italiana, la immaginò come un «percorso senza inizio e senza fine» (parole sue). Oggi De Chirico torna nelle stesse sale e ancora una volta sfodera la sua formidabile abilità nel rimescolare le carte del tempo (De Chirico, fino al 18 gennaio; di grande qualità il catalogo Marsilio/Electa).

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Ingres a Palazzo Reale: una recensione che invita a vedere gli aspetti positivi di una mostra un po’ deludente

Ingres a Palazzo Reale, una mostra che sottolinea la modernità del neoclassicismo francese

Jean-Auguste-Dominique Ingres, Il sogno di Ossian (1813; olio su tela, 348 x 275 cm; Montauban, Musée Ingres)
Si presenta con una spinta innovativa, fin dalla sua prima sala, l’esposizione dedicata a Jean-Auguste-Dominique Ingres (Montauban, 1780 – Parigi, 1867), allestita a Milano, a Palazzo Reale, e visitabile fino al 23 giugno 2019. Intenzione della mostra, come dichiarato nel catalogo della stessa e nel primo pannello esplicativo del percorso espositivo, è “rendere alla pittura e alla scultura degli anni 1780 – 1820 la sua forza innovativa, e volendo osare il suo romanticismo precursore” e presentare per la prima volta al pubblico italiano la produzione artistica di Ingres, artista tra i maggiori esponenti della pittura neoclassica, “superando definitivamente una visione corrente e peggiorativa del Neoclassicismo”.

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Esporre capolavori non basta a giustificare una mostra: Antonello a Milano

Antonello da Messina a Milano: una mostra inutile, imbarazzante e agiografica

Pubblico alla mostra Antonello da Messina a Milano, Palazzo Reale
Pubblico alla mostra Antonello da Messina a Milano, Palazzo Reale

Uno dei primi contributi in cui ci s’imbatte scorrendo il catalogo della mostra Antonello da Messina, in corso al Palazzo Reale di Milano fino al prossimo 2 giugno, è uno scritto di Roberto Alajmo, che com’è risaputo di mestiere fa lo scrittore e il drammaturgo, ma che per l’occasione ha deciso di vestire i panni dell’iconologo per avventurarsi in un’analisi dell’iconografia dell’Ecce Homo nella produzione di Antonello da Messina (Messina, 1430 circa – 1479). Già il fatto di trovare, nel catalogo d’una mostra d’arte del Quattrocento, un testo redatto da chi per professione s’occupa di libri e di teatri e non di quadri antichi, potrebbe portare i più a manifestare qualche primo cenno di disappunto.

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Una mostra curiosa e interessante a Palazzo reale di Milano

Incanto teatrale con animali

A Milano, Palazzo Reale, “Il meraviglioso mondo della natura”, a cura di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa. Al centro della mostra un ciclo di tele già in casa Verri. Con le «scene» di Margherita Palli, viene dato fondo allo stupore, e al gusto classificatorio, suscitato da metri e metri di arte “animalier” seicentesca. Le tante bestie dipinte le ritroviamo, in versione tassidermizzata, nelle raccolte giunte dal Museo Settala. Ci si divide sulla destinazione dell’opera

di Federico De melis, Alias, 21-4-2019

Una «scena» del ciclo animalistico di Pandolfo Reschi e Livio Mehus, conservato a Milano, Palazzo Sormani. All'interno del testo, la sala d’ingresso de

Una «scena» del ciclo animalistico di Pandolfo Reschi e Livio Mehus, conservato a Milano, Palazzo Sormani. All’interno del testo, la sala d’ingresso de “Il meraviglioso mondo della natura”, pensata da Margherita Palli con riferimento al “Sogno di una notte di mezza estate” di Luca Ronconi, 2010

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