Conferenza online MAX ERNST – ALDILA’ DELLA PITTURA

CONFERENZA ONLINE:
MAX ERNST – ALDILA’ DELLA PITTURA
DOMENICA 30, ORE 16,45, SULLA PIATTAFORMA ZOOm
Durata circa 2 ore
Noi sogniamo di viaggiare per tutto l’universo, ma l’universo non è dentro noi stessi?
Novalis
La natura è la mente resa visibile e la mente è la natura resa invisibile
Schelling
Qual è la tua occupazione preferita?
Guardare
max ernst
Ernst è stato l’artista che mi ha fatto capire e amare l’arte. Con lui l’indicibile prende una forma sorprendente ed esatta a un tempo, carica di echi e suggestioni intime e ancestrali.
Ha visto e creato immagini che nessuno era stato in grado di vedere prima e lo ha fatto inserendosi nella scia della grande tradizione dell’arte classica.
Ha decostruito per ricostruire e ottenere così una inedita e dirompente sintesi di travolgente portata psichica
Per me Ernst è ovvio, chiaro, immediato perché l’immagine è più ricca delle parole con le quali la possiamo spiegare
Capisco che non per tutti sia così, per questo proverò ad accompagnarvi attraverso uno dei mondi più affascinanti che un artista abbia potuto creare
Vi aspetto domenica alle 17!
COSTO DI PARTECIPAZIONE 13 EURO
COSTO DI PARTECIPAZIONE PIU’ VIDEOREGISTRAZIONE 16 EURO
VIDEOREGISTRAZIONE PER CHI NON POTESSE PARTECIPARE O VOLESSE CONSERVARE L’INCONTRO NEL PROPRIO ARCHIVIO 16 EURO
Chi partecipasse per la prima volta a una di queste conferenze attraverso questo annuncio potrà farlo a titolo gratuito per valutare se gli interessa
per avere il link scrivere a lucamozzatiarte@gmail.co

Quando l’amore è surreale: Max Ernst e Leonora Carrington

Leonora Carrington e Max Ernst: la tormentata storia d’amore di due pittori surrealisti

di Federico Giannini e Ilaria Baratta, 11-8-2015

Leonora Carrington, Ritratto di Max Ernst (1939; collezione privata)

Leonora Carrington e Max Ernst, due tra i più importanti pittori surrealisti, furono legati da una tormentata storia d’amore. Ve la raccontiamo sul nostro blog, anche attraverso i loro dipinti.

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Da non perdere: Max Ernst in mostra a Milano e in videoconferenza domenica 23

La prima retrospettiva italiana di Max Ernst a Milano, Palazzo Reale

da Finestre sull’arte 6-10-2022

Max Ernst, Edipus Rex (1922; olio su tela, 93 x 102 cm; Svizzera, Collezione privata)

Si intitola “Max Ernst” la prima retrospettiva italiana dedicata al grande artista tedesco, dal 4 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 a Milano, a Palazzo Reale.

Dal 4 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 Palazzo Reale a Milano ospita la prima retrospettiva italiana dedicata a Max Ernst (Brühl, 1891 – Parigi, 1976), grande pittore, scultore e poeta surrealista, teorico dell’arte, tedesco, poi naturalizzato americano e francese. La mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura e da Palazzo Reale con Electa, in collaborazione con Madeinart, è curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech e vede la presenza di oltre 400 opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, fotografie, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero. Tra questi: la GAM di Torino, la Peggy Guggenheim Collection e il Museo di Ca’ Pesaro di Venezia, la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo Cantini di Marsiglia, i Musei Statali e la Fondazione Arp di Berlino, la Fondazione Beyeler di Basilea, il Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid. Tra i prestiti anche opere e documenti che non venivano esposti al pubblico da parecchi decenni. Leggi tutto “Da non perdere: Max Ernst in mostra a Milano e in videoconferenza domenica 23”

E’ uscito il programma delle conferenze di ottobre 2022: Ulisse e Max Ernst

Programma iniziative ottobre 2022

Ulisse in trasferta: la famosa scultura simbolo del Museo di Sperlonga va a  Forlì – Luna Notizie – Notizie di Latina

Pronti a riprendere le nostre passioni artistiche con un’accoppiata di grandissimo fascino: l’Immagine di Ulisse, un percorso artistico e iconografico alla scoperta di come sono state interpretate le avventure del prototipo dell’uomo moderno, dalla pittura vascolare greca dell’VIII secolo a Bill Viola, del XXI secolo, passando per i capolavori assoluti di Sperlonga, per le interpretazioni rinascimentali e barocche, fino ad arrivare alla grande stagione del Sublime e quindi del Simbolismo; l’altro polo di questo inizio di stagione è Max Ernst, uno dei più suggestivi maestri del Novecento che definire pittore è indubbiamente riduttivo: con dirompente senso critico, con amore e sarcasmo Ernst ha scomposto e ricomposto il mondo dell’immagine e dell’immaginario, costruendo opere in grado di fomentare un cortocircuito mentale in chi le guarda e di spalancare la coscienza su orizzonti impensati

Per scaricare il programma clicca sul link sottostante

Programma ottobre 2022 Luca Mozzati

Il guanto di Klinger, feticcio di De Chirico

Una delle prime rappresentazioni del sogno nell’arte: il guanto di Max Klinger

Max Klinger, Ein Handschuh, Tavola 2: Handlung
“Klinger si pone a cavallo tra mondi interiori e realtà, in un dialogo tra un dentro e un fuori che è motivo del suo genio creativo. Nelle sue incisioni l’inconscio irrompe nella realtà impadronendosene e divenendo così tangibile. Influenzato da artisti come Arnold Böcklin, dal quale mutuò quel dissidio tra amore e morte che è tra i temi privilegiati del suo percorso creativo, guardò con ammirazione all’arte sorella, la musica, nel tentativo di dare vita all’opera d’arte totale perseguita da Wagner”.

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Seducente e polisemantico: il guanto di Klinger

Una delle prime rappresentazioni del sogno nell’arte: il guanto di Max Klinger

Max Klinger, Ein Handschuh, Tavola 2: Handlung

La serie di stampe ‘Un guanto’ di Max Klinger è una delle prime rappresentazioni di un sogno nella storia dell’arte e sarà destinata a influenzare l’arte del Novecento.

“Klinger si pone a cavallo tra mondi interiori e realtà, in un dialogo tra un dentro e un fuori che è motivo del suo genio creativo. Nelle sue incisioni l’inconscio irrompe nella realtà impadronendosene e divenendo così tangibile. Influenzato da artisti come Arnold Böcklin, dal quale mutuò quel dissidio tra amore e morte che è tra i temi privilegiati del suo percorso creativo, guardò con ammirazione all’arte sorella, la musica, nel tentativo di dare vita all’opera d’arte totale perseguita da Wagner”.

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