Il grande critico e il suo allievo

Giulianino e il Professore nell’incastro dei dipinti

di Claudio Zambianchi, Alias, 20-3-2022

Roberto Longhi e Giuliano Briganti nel 1962, da un album di Luisa Laureati

Per le edizioni di Rosellina Archinto, “Giuliano Briganti, Roberto Longhi”, a cura di Giovanni Agosti e Giuliano Briganti, Roberto Longhi, “Incontri. Corrispondenza 1939-1969”, a cura di Laura Laureati.

Che cosa significa “conoscere” l’opera? e come “esprimerla”? Due storici dell’arte vis à vis. Nelle lettere: proposte di attribuzione, ghiotta ricerca delle foto, disavventure accademiche, dubbi, briciole quotidiane legate al mestiere… Leggi tutto “Il grande critico e il suo allievo”

Commosso ritratto di Giovanni Romano da parte di Giovanni Agosti

Storia dell’arte senza protezione. Addio a Giovanni Romano

La scomparsa dello studioso, nato a Carmagnola, Torino, nel 1939. La pittura piemontese, il metodo, il paesaggio: ha smascherato falsità e inciampi di una disciplina in crisi d’identità

di Giovanni Agosti, Alias, 3-1-2021

Londra, Hyde Park, 1970: sdraiato al centro, Giovanni Romano

Londra, Hyde Park, 1970: sdraiato al centro, Giovanni Romano

Fin quasi alla fine c’è stata Mina, la cantante somma, a dare un po’ di tregua alle sofferenze – del corpo e dell’anima – di Gianni Romano, morto alla vigilia di Natale, poco oltre gli ottant’anni, ormai un traguardo consueto e dai più doppiato. Leggi tutto “Commosso ritratto di Giovanni Romano da parte di Giovanni Agosti”

Giovanni Agosti su Lea Vergine: una dolente lettura di sinistra

Enzo e Lea, Filemone e Bauci a Milano

di Giovanni Agosti, Alias, 1-11-2020

Lea Vergine insieme a Giovanni Agosti (di spalle), con il quadro di Enrico Castellani; la foto è di Antonio Mazzotta

Lea Vergine insieme a Giovanni Agosti (di spalle), con il quadro di Enrico Castellani; la foto è di Antonio Mazzotta

Ricordo di Lea Vergine ed Enzo Mari. La critica d’arte e il designer, storia d’amore novecentesca: la scomparsa “insieme”, quasi una versione contemporanea del toccante mito ovidiano… Leggi tutto “Giovanni Agosti su Lea Vergine: una dolente lettura di sinistra”

Una mostra curiosa e interessante a Palazzo reale di Milano

Incanto teatrale con animali

A Milano, Palazzo Reale, “Il meraviglioso mondo della natura”, a cura di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa. Al centro della mostra un ciclo di tele già in casa Verri. Con le «scene» di Margherita Palli, viene dato fondo allo stupore, e al gusto classificatorio, suscitato da metri e metri di arte “animalier” seicentesca. Le tante bestie dipinte le ritroviamo, in versione tassidermizzata, nelle raccolte giunte dal Museo Settala. Ci si divide sulla destinazione dell’opera

di Federico De melis, Alias, 21-4-2019

Una «scena» del ciclo animalistico di Pandolfo Reschi e Livio Mehus, conservato a Milano, Palazzo Sormani. All'interno del testo, la sala d’ingresso de

Una «scena» del ciclo animalistico di Pandolfo Reschi e Livio Mehus, conservato a Milano, Palazzo Sormani. All’interno del testo, la sala d’ingresso de “Il meraviglioso mondo della natura”, pensata da Margherita Palli con riferimento al “Sogno di una notte di mezza estate” di Luca Ronconi, 2010

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Un acido pamphlet su Milano a firma di Giovanni Agosti

Giovanni Agosti. Le rovine di Milano

Riporto alla vostra attenzione questo libretto del 2011 in quanto ancora attuale. Buona (si fa per dire) lettura

Abbiate pazienza se chioso le parole ma sono quelle che aiutano a capirsi. Il libro viene presentato come feuilleton ed io direi che, essendo il feuilleton una appendice a carattere letterario, è invece il caso di parlare di pamphlet, e cioè opuscolo, libello poiché si tratta di uno scritto a carattere polemico, buttato giù in fretta, in questo caso, per Alias, il supplemento culturale de il Manifesto. Così come non parlerei di rovine, piuttosto di macerie, dato che le macerie sono ciò che rimane delle rovine. Per intenderci, a Cartagine si visitano le rovine (quater sass direbbe un milanese), a Pompei le macerie.

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Una mostra territoriale di qualità per il grande Gaudenzio Ferrari, targata Agosti. Da non perdere

Gaudenzio Ferrari, incontrovertibili nella dolcezza

Maestri del Rinascimento: Gaudenzio Ferrari, una mostra “territoriale” tra Varallo, Vercelli, Novara. Giovanni Testori ne decretò la grandezza con approccio esistenziale, adesso Agosti e Stoppa la dimostrano con rigore «concettuale»

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