Donatello e Bill Viola: la prova da superare

Sulle proteste contro il nudo di Bill Viola e sulla nostra idea di arte

di Federico Giannini, Finestre sull’arte, 22-3-2017

Ramona's MOMA: Bill Viola, Acceptance, 2008

Mentre nei giorni scorsi l’attenzione di parte del mondo dei beni culturali veniva catalizzata da un inconsistente e vacuo editoriale del presidente d’una nota associazione, a Firenze, tra l’indifferenza dei più, accadeva qualcosa di più preoccupante: un non meglio precisato manipolo di visitatori del Grande Museo del Duomo, turbato dalle nudità della protagonista di Acceptance, opera di Bill Viola in temporanea esposizione nella cappella delle reliquie, induceva il direttore Timothy Verdon a decidere per lo spostamento dell’installazione in un’altra sala. Ora, potremmo decidere di crogiolarci nell’idea di aver a che fare con dei rumorosi talebani “de noantri” per provare un facile senso di superiorità e limitare la nostra azione a un’altrettanto facile indignazione.

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Il “coraggio degli accostamenti”: banalità e vuoto di troppe mostre

Bill Viola e Michelangelo, duo improbabile

A Londra, Royal Academy, “Bill Viola Michelangelo: Life, Death, Rebirth, a cura di Carmody Groarke. Nelle solenni sale dell’istituzione londinese, il confronto tra Bill Viola e Michelangelo stabilito in nome di Vita, Morte, Rinascita, «degli stessi soggetti universali con lavori di trascendente bellezza». E del fund raising…

Un’immagine che pubblicizza la mostra

Davanti al sentimento di indignato sconforto provato nel visitare una delle più acclamate esposizioni londinesi, ho deciso di reagire attaccando innanzitutto me stesso. Chi sono io, per giudicare una mostra? Fanatico di quel principio di competenza secondo cui chiunque dovrebbe limitarsi al proprio specifico campo, come oso intromettermi ora in questioni d’arte? La domanda consente un chiarimento su temi di scottante, direi anzi ulcerante attualità. Infatti vedremo come, in questo caso, non occorre essere uno specialista della materia, per gridare allo scandalo. Ma andiamo con ordine.

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