Clicca sul link per scaricare il programma: 2 – 2018
la storia dell'arte libera la mente
Clicca sul link per scaricare il programma: 2 – 2018
Bernini, ultimi anni, il trionfo e l’amarezza
Continua la nostra esplorazione dell’attività artistica e architettonica di Bernini, ormai l’artista più famoso d’Europa. I grandiosi interventi in Piazza Navona e a San San Pietro, lo scontro per il nuovo Louvre e le ultime straordinarie sculture.
Salve a tutte/i
è pronto il programma del viaggio a Roma
potete scaricarlo da qui:
per informazioni contattami:
Al servizio dell’ambizioso Urbano VIII
Continua la serie degli incontri dedicati al Barocco e a Bernini in particolare. Dopo le prime dirompenti opere scultoree, che lo hanno reso l’artista più innovativo del tempo, arrivano gli anni delle grandi realizzazioni per Urbano VIII. Tra opere pubbliche e opere privatissime Bernini continua a innovare il linguaggio artistico, inanellando un capolavoro dopo l’altro.
L’ascesa al soglio papale di Maffeo Barberini proietta Bernini in una dimensione che nessun artista aveva mai conosciuto prima di lui, permettendogli di realizzare il nuovo volto di Roma. Ad alcune condizioni però…
Riuscirà il nostro eroe a mantenere la sua libertà e la sua individualità di artista o sarà solo un servitore del potere?
Due nuovi spazi arricchiscono la visita del Palazzo dei Duchi nel Castello di Vigevano. Dopo gli ambienti delle feste e degli spettacoli di corte riaperti ad aprile 2017, vengono adesso resi accessibili dal Comune di Vigevano – al termine del restauro – le stanze di Beatrice d’Este. I due preziosi locali fanno parte della “ala al femminile” del Castello di Vigevano, voluta da Ludovico il Moro e progettata da Donato Bramante come “nursery” della Duchessa (La Loggia delle Dame e il Giardino pensile), come alloggi delle ancelle, come spazi privati per gli armadi, i vestiti, le collezioni d’arte di Beatrice d’Este. Sabato 27 e domenica 28 gennaio per chi volesse visitarle il racconto di come erano in origine quelle stanze, l’animazione con proiezioni e installazioni sulla duchessa di Milano inventrice della moda italiana e collezionista di smalti, avori, vetri, acque profumate. L’iniziativa è organizzata dal nuovo Infopoint Vigevano la cui gestione è affidata dal 1 ottobre 2017 ad una associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata il bando del Comune per la durata di quattro anni. Capofila l’azienda vigevanese di trasporti Stav insieme a Frigerio Viaggi tour operator di Milano e alla impresa Erre4 titolare del sito www.visitvigevano.it. Per informazioni 3293194342 r4inrete@gmail.com (Video Sacchiero)
da: La Provincia Pavese
La Sacra di San Michele è salva.
L’incendio divampato la sera del 24 gennaio è partito dal tetto del convento dove abitano tre padri rosminiani. E lì per fortuna si è fermato. Come ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte al termine di un sopralluogo effettuato nel pomeriggio del 25 gennaio con l’assessora alla Cultura, i danni non sembrano essere ingenti, anche se ha riconosciuto che è stato corso un bel rischio.
Il presidente ha quindi confermato che, come gli aveva garantito in mattinata l’assessore al Bilancio, nei fondi europei sono state individuate risorse abbondantemente sufficienti per far fronte alle operazioni di ripristino delle parti bruciate. Sia lui che l’assessora hanno poi ringraziato i vigili del fuoco per essere riusciti, con un lavoro straordinario, a circoscrivere i danni e dichiarato che il rogo ha intaccato una parte che sembra facilmente riparabile.
in Finestre sull’Arte
Non è nuova, né tanto meno originale, l’idea di ricostruire il tempio G di Selinunte, rilanciata ieri da Vittorio Sgarbi, che da novembre è il nuovo assessore alla cultura della Regione Sicilia e che per tutta la campagna elettorale ha sbandierato l’ipotesi di ricostruzione come suo cavallo di battaglia. Nelle scorse ore, lo storico dell’arte ferrarese ha diffuso le stime sui costi per rialzare le colonne del tempio, abbattuto da un sisma in epoca altomedievale, quando Selinunte era già disabitata e in stato di abbandono da secoli. E da quell’evento, del tempio G non è rimasto altro che un ammasso di rovine su cui svetta un’unica colonna, ribattezzata “il fuso della vecchia” dagli abitanti della zona.
Jean Pierre Houël, Rovine del tempio grande di Selinunte (1782; inchiostro, pietra nera e gouache su carta, 35,1 x 54,5 cm; Parigi, Louvre, Cabinet des Dessins)
Formato:Tascabile
EAN: 9788806177089
€ 23
“Arte e architettura in Italia”, la cui ultima revisione risale a più di quarant’anni fa, poco prima della morte del suo autore, resta un’opera inattaccabile al passare del tempo, che per fortuna Einaudi continua a ristampare. E’ la migliore sintesi del periodo barocco-rococò dell’arte italiana, con straordinari singoli capitoli densi ma ottimamente leggibili su Bernini (Wittkower ne è considerato tuttora il massimo studioso del ‘900), Borromini, Pietro da Cortona, disquisizioni più sintetiche (ma approfondite nelle note!) degli altri artisti e una visione eccellente della multiculturalità del barocco italiano (dal Trentino alla Sicilia, per intendersi). L’autore fu un grande protagonista di quella riscoperta del Barocco italiano che, tra gli strali degli alfieri del Rinascimento come Berenson, ebbe alfieri i grandi studiosi del mondo germanico emigrati in Inghilterra e in America per le persecuzioni razziali (Wittkower stesso, Otto Kurz, Ernst Gombrich…) e soprattutto lo straordinario Warburg Institute, trapiantato a Londra dalla natia Amburgo negli anni ’30 per lo stesso motivo.
Leggi tutto “Consigli di lettura sul barocco: un saggio chiave e un’agile introduzione”
Tomaso Montanari, “La libertà di Bernini”, Einaudi. Scandagliando acutamente fonti e documenti, il saggio ci restituisce un Gian Lorenzo campione, segreto, di libertà. Il tour-de-force critico è condotto in particolare sulle biografie storiche, alle quali si deve, soprattutto, la vulgata dell’«artista dei papi»