Propaganda a colpi di santi: la mostra su Simonino da Trento

Simonino da Trento: il “santo abusivo” costruito dalla propaganda di fine ‘400 per aizzare l’odio antisemita

di Federico Giannini, finestre sull’arte, 3-6-2020

Albrecht Kunne, Historie von Simon zu Trient (Geschichte des zu Trient ermordeten Christenkindes) (Trento, 6 settembre 1475; incunabolo; Monaco di Baviera, Bayerische Staatsbibliothek, 2 Inc s. a. 62)

 

Recensione della mostra “L’invenzione del colpevole. Il ‘caso’ di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia”, a Trento, Museo Diocesano Tridentino, fino al 15 settembre 2020.

Si potrebbe avvertire una sorta di sgradevole imbarazzo a sapere che sono occorsi quasi quattrocento anni perché la Chiesa cancellasse un culto che, nei secoli, ha alimentato il pregiudizio antisemita, con l’aggravante d’aver sfruttato il corpo d’un incolpevole bambino morto, non si sa come, nella Pasqua del 1475. Quasi quattrocento anni dalla data della beatificazione del povero Simonino da Trento, ma quattrocentonovanta se si considera che, fin dal ritrovamento del suo corpo, il piccolo fu considerato martire d’una presunta e mai provata barbarie ebraica, ed eletto santo a furor di popolo, benché non sia mai stato canonizzato dalla Chiesa cattolica, malgrado le insistenze di molti: Simone Lomferdorm, figlio d’un conciapelli di Trento, rinvenuto privo di vita in una roggia della città, fu da subito al centro d’una forte e morbosa venerazione popolare, divenne beato nel 1588 e tale rimase fino al 1965, quando le ricerche storiche avviate in quel torno d’anni accertarono che quel culto era fondato sul niente, e la Santa Sede decise pertanto di sopprimerlo.

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Spregevole antisemitismo e falso storico

Diventa un caso internazionale il quadro antisemita di un pittore italiano: “inaccettabile odio antiebraico”

È diventato un caso internazionale il quadro realizzato dal pittore contemporaneo italiano Giovanni Gasparro che ha per soggetto il martirio di Simonino da Trento, una sorta di fake news del Quattrocento: la vicenda, uno dei casi più eclatanti di antisemitismo del XV secolo, racconta di un bambino, Simonino da Trento, che scompariva dalla sua abitazione la sera del 23 marzo 1475 e veniva ritrovato morto tre giorni dopo, vicino alla casa di una famiglia di ebrei. Le autorità e la popolazione di Trento, fomentate dal principe-vescovo Johannes Hinderbach, accusarono del presunto omicidio la comunità ebraica, che avrebbe rapito e ucciso Simonino per compiere un omicidio rituale. Leggi tutto “Spregevole antisemitismo e falso storico”