“All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne”, prima o poi, ci sarà una colata di cemento
Ferruccio Sansa, FQ 8 gennaio 2019
Così ecco che si riparte con quel progetto oggetto di polemiche furiose: “È assurdo costruire mezzo milione di metri cubi accanto a uno dei nostri tesori”, si oppone Paolo Galeano (Pd), sindaco di Preganziol. Aggiunge: “Capisco che la fondazione abbia bisogno di introiti, ma non possiamo per questo rovinare la nostra villa e i suoi campi. Quella è una terra che ha una storia e ha mantenuto fortissimi legami con chi la lavorava”.
Ma sono anni che la fondazione ci ha messo gli occhi sopra. All’epoca Preganziol era in mano alla Lega ed era stato siglato un accordo di programma tra comune, provincia, regione (tutti del Carroccio) e fondazione. Arrivarono i piani di Paolo Portoghesi e di Renzo Piano, poi quello della Kcity di Milano dove si parla di “valorizzazione”, di sviluppo “fast”, ma anche “slow”.
Il punto, al di là delle parole, è il cemento: “Dal 2014 a oggi la villa è stata aperta per iniziative pubbliche soltanto una decina di giorni”, racconta Galeano, “Si era tentato di portare qui le università, ma l’idea non è andata in porto. Ma ci sono altre strade prima di riversare sulla campagna una colata di cemento. E comunque qualsiasi progetto deve ruotare intorno alla villa, non può essere il contrario”. Ma tra pochi mesi si vota. La Lega sta conquistando tutto il Veneto. Basterebbe una firma per togliere l’ultimo ostacolo al progetto.
In una regione, il Veneto, dove dal Duemila il nuovo cemento non è certo mancato: soltanto tra il 2001 e il 2006 sono state rilasciate concessioni per 94 milioni di metri cubi di nuove costruzioni. Abbastanza per dare alloggio a 748mila persone, ma i nuovi abitanti in quel periodo sono stati appena 244mila. Risultato: interi paesi nuovi rimasti vuoti. Eppure si vuole costruire accanto alla villa dove passarono Foscolo e, pare, anche Johann Wolfgang von Goethe. Lo scrittore tedesco proprio vedendo le decorazioni dedicate ai giochi nel salone sud di Villa Franchetti avrebbe scritto: “L’uomo può meglio conoscersi nel gioco, giacché le sue passioni vi si mostrano evidenti come in uno specchio”.