Eros della Maddalena di Tiziano

“Pria del folle mondo errante, poscia di Cristo amata amante”: la Maddalena di Tiziano

di Federico Giannini, Finestre sull’arte, 27-9-2020

Tiziano, Santa Maria Maddalena (1533-1535 circa; olio su tavola, 85,8 x 69,5 cm; Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina, inv. Palatina n. 67)

La Maddalena di Tiziano, opera conservata a Firenze a Palazzo Pitti, è uno dei capolavori del pittore cadorino, da leggere con l’aiuto della letteratura.

In un passo delle sue Vite, e nello specifico in quella dedicata a Tiziano, Giorgio Vasari elenca alcune opere ammirate nel guardaroba del duca Guidobaldo II della Rovere, al tempo in cui il grande storiografo visitò Urbino, nel 1548: tra questi lavori, Vasari menziona una “testa dal mezzo in su d’una Santa Maria con i capegli sparsi, che è cosa rara”. Leggi tutto “Eros della Maddalena di Tiziano”

Approfondimenti su Bellini: l’Allegoria sacra

L’Allegoria di Giovanni Bellini: un enigma irrisolto

di Federico Giannini, 30-12-2015

Giovanni Bellini, Allegoria sacra

Giovanni Bellini, Allegoria sacra (variamente datata tra il 1487 e il 1504; olio su tavola, 73 x 119 cm; Firenze, Uffizi

“È difficile scoprire il significato dell’allegoria che Bellini ha dipinto. La Vergine, seduta su una terrazza che su affaccia su un lago, riceve l’omaggio di una donna che s’inginocchia, accompagnata a destra e a sinistra da figure in piedi la cui identità non è stata accertata. Dietro una balaustra aperta, due uomini apparentemente rappresentano san Giuseppe e san Paolo. Un melo in un vaso è scosso da un ragazzino nudo, e alcuni bambini raccolgono la frutta. Nelle colline dietro al lago, un asino rumina e un pastore si occupa del suo gregge; vediamo poi un centauro e un eremita che riposa in una caverna. La perfetta composizione della scena è davvero gradevole, così come la purezza e la scelta delle forme, la grazia dei movimenti e la delicatezza dei volti. I colori sono dolci, si mescolano e galleggiano nella soleggiata foschia di mezzogiorno”. Leggi tutto “Approfondimenti su Bellini: l’Allegoria sacra”

3 Filosofi, 3 Re Magi, 3 astrologi?.. L’interpretazione di Augusto Gentili

Cosa si cela dietro i tre filosofi di Giorgione?

Sunto di un’ipotesi di Augusto Gentili da La musa inquietante

 

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Probabilmente si tratta del quadro che Marcantonio Michiel vide in casa di Taddeo Contarini, un grande appassionato dell’occulto e dell’alchimia. Le ipotesi interpretative ovviamente si sono susseguite: Re Magi, Età dell’uomo, etc. Leggi tutto “3 Filosofi, 3 Re Magi, 3 astrologi?.. L’interpretazione di Augusto Gentili”

Il Tramonto di Giorgione: relitto, falso o capolavoro?

Il “Tramonto” di Giorgione, uno dei paesaggi più suggestivi della storia dell’arte

di Federico Giannini, 14-8-2015

Giorgione, il Tramonto

Il Tramonto del Giorgione è un dipinto realizzato all’incirca tra il 1506 e il 1508, conservato alla National Gallery di Londra. Ed è uno dei paesaggi più suggestivi della storia dell’arte.

Se dovessi indicare due o tre dei pittori più affascinanti della storia dell’arte, su un nome non avrei alcun dubbio, e assegnerei un posto in questa speciale graduatoria a Giorgione. È di lui che vi voglio parlare in questo post… o meglio: vi voglio parlare di quella che per me è una delle sue opere più suggestive, il Tramonto conservato alla National Gallery di Londra. La prima impressione che ho avuto, trovandomi dinanzi a questo dipinto, è stata un senso di calma, serenità e rilassatezza, suggerito da quello che è il vero protagonista di questo olio su tavola: il paesaggio. Leggi tutto “Il Tramonto di Giorgione: relitto, falso o capolavoro?”

Potenza e maniera del Pordenone

La tempesta del Pordenone, il pittore che turbò e sgomentò Caravaggio

di Vittorio Sgarbi, 21-11-2019

Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenone, Adorazione dei Magi (1520; affresco; Treviso, Duomo, Cappella Malchiostro)

Si scatena una tempesta nei cieli padani, all’arrivo del Pordenone (Giovanni Antonio de’ Sacchis; Pordenone, 1484 – Ferrara, 1539), reduce vittorioso da un match con Tiziano nella cappella Malchiostro del Duomo di Treviso. Il Cadorino è alle corde e l’insidioso Pordenone si abbatte su di lui con una furia incalzante. Non gli lascia spazio, domina con gli affreschi le pareti ai lati della scolastica Annunciazione di Tiziano. Tiziano ha istinto, e ha dimostrato di avvertire lo spirito dei tempi ne L’Assunta per la Chiesa dei Frari, ma Pordenone ha l’esperienza nuova della Cappella Sistina, di cui ha interiorizzato, senza traumi, il rumore e la paura che accusò Raffaello vedendola di nascosto, grazie a Bramante che gli aperse la porta della Cappella Sistina in assenza di Michelangelo Leggi tutto “Potenza e maniera del Pordenone”