Il capolavoro di Caravaggio a Malta: la “Decollazione di san Giovanni Battista”
di Federico Giannini e Ilaria Baratta, Finestre sull’arte, 19-10-2020
È nota a tutti, anche a chi non ha profonde conoscenze di storia dell’arte, per essere l’unica firmata tra le opere note di Caravaggio (Michelangelo Merisi; Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610), nonché la più grande: è la Decollazione di san Giovann Battista, capolavoro del 1608 conservato nella Concattedrale di San Giovanni a Valletta, capitale di Malta. Ed è un’opera firmata letteralmente col sangue: quello che scorre dal collo del Battista, ormai riverso a terra esanime, mentre uno degli sgherri di Salomè sta finendo di staccare la testa dal corpo, tenendo il santo a terra, per i capelli. Caravaggio si firma “f. Michelang[e]lo”, dove la “f” puntata (che sta per “fra’”) indica la sua condizione al tempo dell’esecuzione del dipinto: l’artista lombardo era stato infatti nominato cavaliere di Malta il 14 luglio del 1608 (“fra’” era l’apposizione con la quale i cavalieri venivano appellati), e per l’esattezza Cavaliere dell’Obbedienza Magistrale, il massimo grado cui Caravaggio poteva ispirare, dal momento che gli ordini più elevati, quelli di Grazia e di Giustizia, erano riservati solo alla nobiltà, alla quale il pittore non apparteneva. Leggi tutto “Virile accettazione del destino: Caravaggio a Malta”