La ballerina di Degas

La Ballerina di Degas: la storia di un’opera stroncata e di un sogno infranto

di Ilaria Baratta, 27-10-2020

Edgar Degas, Piccola ballerina di quattordici anni (1878-81; cera colorata, metallo, capelli umani, nastro di seta e lino, corpetto in pizzo, tutù di cotone e seta, scarpette di seta, su base di legno, 98,9 x 34,7 x 35,2 cm senza base; Washington, National Gallery of Art, Collezione Paul Mellon)

La Ballerina di Degas è oggi tra le opere più acclamate del grande impressionista, ma quando fu presentata venne pesantemente stroncata dalla critica. Solo Huysmans l’avrebbe lodata. E dietro la scultura si cela anche la triste storia della sua modella. Leggi tutto “La ballerina di Degas”

Degas e il suo sguardo

Stenografia di Degas, fino alla notte finale

Daniel Halévy, “Degas parla”, a cura di Jean-Pierre Halévy, Adelphi. Per vent’anni Edgar Degas si sedette al desco di Ludovic Halévy, genio dell’operetta: il figlio Daniel sin da ragazzo registrò la vita quotidiana e la cecità progressiva dell’artista, in un commovente (e rivelatore) Journal

Edgar Degas insieme alla domestica e cuoca Zoé Closier in un autoritratto fotografico del 1895. Nel corpo del testo, Edgar Degas:

Edgar Degas insieme alla domestica e cuoca Zoé Closier in un autoritratto fotografico del 1895.

«Il suo isolamento e la sua lingua caustica gli procurarono la fama di “uomo cattivo”, che Ernest Rouart ed altri hanno sfatata. Ma non è dubbio che l’impegno posto da Degas nel nascondere ciò che vi potesse essere in lui di affettuoso e benevolo spiega il sorgere della leggenda» (Lionello Venturi).

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