L’ombra di Caravaggio? Di Caravaggio manco l’ombra
Leggi tutto “Insulso come da aspettative: il film su Caravaggio che dipinge le puttane”
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di Federico Giannini, Finestre sull’arte, 6-1-2022
Caravaggio e Artemisia Gentileschi: due nomi che, se posti in capo al titolo di qualunque rassegna espositiva, probabilmente bastan da soli a garantirne il successo. E così parrebbe essere anche per Caravaggio e Artemisia. La sfida di Giuditta, la mostra allestita nelle sale al piano terra di Palazzo Barberini a Roma fino al 27 marzo 2022 e che ha già incontrato l’ampio consenso del pubblico. Tolta la tara al titolo, la rassegna curata da Maria Cristina Terzaghi è essenzialmente dedicata alla fortuna iconografica della Giuditta che decapita Oloferne di Michelangelo Merisi, uno dei quadri più famosi della raccolta di Palazzo Barberini, forse secondo soltanto alla Fornarina di Raffaello.
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di Gennaro de Luca, Alias, 12-9-2021
Maestro degli Annunci ai pastori, “Annuncio ai pastori”, part., Birmingham, Museum and Art Gallery
Nicola Spinosa, “Il Maestro degli Annunci ai pastori e i pittori dal «tremendo impasto» (Napoli 1625-1650)”. Uno dei più pungenti problemi di area caravaggesca nella storia dell’arte meridionale Leggi tutto “Potenti e terragni frutti del naturalismo caravaggesco in un nuovo libro di Nicola Spinosa”
La biografia di Caravaggio nelle “Vite degli artisti di Gaspare Celio”, a cura di Riccardo Gandolfi, Olschki. Su Merisi, Celio nutre i tipici pregiudizi manieristici. Ma ci ragguaglia su un «nuovo» fatto di sangue, in seguito al quale, in giovinezza, «se ne andò a Roma»
di
, Alias, 14-4-2021Ottavio Leoni, “Ritratto di Caravaggio”, Firenze, Biblioteca Marucelliana
Non capita tutti i giorni di poter dare notizia del ritrovamento di un’importante fonte per la Storia dell’arte. Figuriamoci poi se in questa fonte è compresa una «nuova» biografia di Michelangelo Merisi. Sì, proprio lui: Caravaggio! Leggi tutto “Sanguinosi inizi del Caravaggio milanese”
di Federico Giannini, 18-12-2020
Per cominciare a rileggere l’inedita trasmissione di Alberto Angela su Caravaggio, Stanotte con Caravaggio, si potrebbe partire dai meri dati numerici, che parlano, al solito, d’un gran trionfo: mercoledì 16 dicembre, il suo programma è stato il più seguito in prima serata, con 3 milioni e 212mila spettatori che hanno garantito all’approfondimento su Michelangelo Merisi il 14,1% di share. Leggi tutto “Qualità e limiti della divulgazione di Alberto Angela”
di Federico Giannini e Ilaria Baratta, Finestre sull’arte, 19-10-2020
È nota a tutti, anche a chi non ha profonde conoscenze di storia dell’arte, per essere l’unica firmata tra le opere note di Caravaggio (Michelangelo Merisi; Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610), nonché la più grande: è la Decollazione di san Giovann Battista, capolavoro del 1608 conservato nella Concattedrale di San Giovanni a Valletta, capitale di Malta. Ed è un’opera firmata letteralmente col sangue: quello che scorre dal collo del Battista, ormai riverso a terra esanime, mentre uno degli sgherri di Salomè sta finendo di staccare la testa dal corpo, tenendo il santo a terra, per i capelli. Caravaggio si firma “f. Michelang[e]lo”, dove la “f” puntata (che sta per “fra’”) indica la sua condizione al tempo dell’esecuzione del dipinto: l’artista lombardo era stato infatti nominato cavaliere di Malta il 14 luglio del 1608 (“fra’” era l’apposizione con la quale i cavalieri venivano appellati), e per l’esattezza Cavaliere dell’Obbedienza Magistrale, il massimo grado cui Caravaggio poteva ispirare, dal momento che gli ordini più elevati, quelli di Grazia e di Giustizia, erano riservati solo alla nobiltà, alla quale il pittore non apparteneva. Leggi tutto “Virile accettazione del destino: Caravaggio a Malta”
A Roma, Palazzo Barberini, “Orazio Borgianni”, a cura di Gianni Papi. La parabola irregolare del pittore già beniamino di Roberto Longhi nella prima mostra a lui dedicata: che respinge giustamente la facile sigla di «caravaggesco» Leggi tutto “Borgiani: riduttivo definirlo caravaggesco”
di Ilaria Baratta, Finestre sukll’arte, 18-7-2020
Uno dei maggiori artisti del Seicento francese, Georges de La Tour (Vic-sur-Seille, 1593 – Lunéville, 1652), è stato riscoperto ben tre secoli più tardi, quando nel 1915 lo storico dell’arte tedesco Hermann Voss attribuì Il neonato del Musée des Beaux-Arts di Rennes e altre due opere conservate nel museo di Nantes, Il sogno di Giuseppe e La negazione di Pietro, al pittore Georges Dumesnil de La Tour, confrontandoli con ricerche d’archivio compiute nell’Ottocento dallo studioso lorenese Alexandre Joly. Leggi tutto “De La Tour tra mistica della luce ed esistenza arrogante. La mostra di Milano”
da Finestre sull’arte, 12-11-2019
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Caravaggio, Ritratto di Alof de Wignacourt (1607-1608; olio su tela, 195 x 134 cm; Parigi, Louvre) |
Nell’oratorio di San Giovanni Decollato a Malta si conservano le opere di due grandi artisti italiani: Caravaggio e Mattia Preti. Scopriamo la storia di questo singolare edificio e delle opere che vi sono conservate.
Claudia Farini, 20-10-2019 Finestre sull’arte
La Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma ospita una delle nostre più ricche e interessanti collezioni di dipinti caravaggeschi, di opere, cioè, realizzate nel Seicento da artisti diversi, influenzati in vario modo dal potente e innovativo linguaggio pittorico di Michelangelo Merisi da Caravaggio (Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610). Leggi tutto “Un capolavoro di difficile attribuzione”