Dies irae: giovedì 17 il nuovo tremendo episodio episodio della saga più minacciosa della storia

Dies irae dies illa, ottavo capitolo

Salve a tutte e tutti, la tremenda saga del Dies irae prosegue implacabile, dalla solenne e dolente visione di Rogier van der Weyden a quella più accadenica ma strepitosamente rifinita di Memlinc. Torneremo poi in Italia, a gustarci qualche bel Giudizio periferico ma più che degno di nota, fino al Signorelli di Orvieto.

Per conoscere il nuovo episodio vieni giovedì in via terraggio 1 alle 14,45.

Gli incontri si terranno nella consueta sede di Via Terraggio 1, angolo corso Magenta, al secondo piano, nella sede dell’Università Popolare, dalle 14,45 alle 17 circa.

La quota di partecipazione è di 13 euro, 5 per gli studenti.

E’ possibile acquistare su prenotazione i cd con le immagini e la registrazione degli incontri a 15 euro, 5 euro per le sole immagini.

Il tema del Giudizio Universale attraversa come un fiume travolgente l’immaginario del mondo occidentale cristiano, dipanandosi in forme sempre più monumentali e drammatiche dai suoi primordi fino alla formidabile redazione michelangiolesca, che conclude drammaticamente la stagione rinascimentale. Dopo le prime, sporadiche rappresentazioni, con il XIII secolo il tema della morte e quello dei giorni ultimi aumenta di importanza, sviluppandosi in forma monumentale principalmente sulle controfacciate delle chiese, parallelamente alla nascita di altre tematiche sulla ineluttabile presenza della morte, attraversando in modo traversale l’arte di quasi tutti i paesi europei tra medioevo e rinascimento, con punte di impressionante espressione in Italia e nei Paesi Bassi. Un ampio affresco storico-artistico per rileggere alcuni dei più affascinanti aspetti della nostra cultura.

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